LUGANO – 05.04.99. Una data che, qualsiasi sia la sponda del tifo ticinese in ambito hockeystico, nessuno dimenticherà mai. Una data che, coloro che vissero dal vivo quella sfida, sicuramente avranno raccontato mille volte ad amici, familiari, figli o nipoti. 05.04.99, la data di gara-5 della finale dei playoff, che opponeva l’Ambrì e il Lugano. Una data che oggi compie 25 anni. Un quarto di secolo!
Un quarto di secolo, ma le immagini di quel lunedì di Pasquetta sembrano vive e presenti ancora negli occhi e nella mente dei tifosi ticinesi, ma non solo. Sì perché fu tutto il Cantone a fermarsi in quei giorni, tanto che l’allora head coach dei biancoblù, Larry Huras, disse: “Chiudiamo il Gottardo e rendiamo questa finale una festa per l’hockey ticinese”, prima dell’inizio dell’attesissimo confronto diretto.
L’Ambrì arrivò alla finalissima, dopo aver dominato la regular season e aver superato nei playoff il Rapperswil e il Kloten (sempre in 5 partite), sospinto dalle reti e dalle giocate di Oleg Petrov e di Paul Di Pietro su tutti. Quello era un Ambrì che era stato costruito a suon di franchi per puntare in alto (non a caso in quell’anno e nel 2000 vinse la Continental Cup), ma che arrivò all’atto conclusivo con poca benzina nelle gambe.
Il Lugano, invece, terzo in regular season, arrivò alla finalissima dopo aver superato il Davos – in sei partite – e lo Zugo – in cinque match – basandosi su un carattere operaio, sotto l’ala protettrice dei vari Peter Andersson, Sandro Bertaggia e Cristobal Huet. Un Lugano duro a morire, anche dopo aver vinto gara-1 di finale ai rigori ad Ambrì e aver perso gara-2 alla Resega per 3-5. Già, perché la vera svolta si ebbe in gara-3: i leventinesi avevano in mano il match, grazie alle reti di Fritsche e Di Pietro, prima di subire una clamorosa rimonta, lanciata da un tiro non irresistibile di Antisin che da dietro la linea blu sorprese Pauli Jaks. Il pareggio portò la firma di Crameri, mentre all’overtime fu Orlando a siglare la rete che creò un solco nella serie.
Quel successo infatti lanciò definitivamente il Lugano e mandò in tilt l’Ambrì: gara-4 si concluse con un netto e perentorio 4-0 in favore dei bianconeri, che si presentarono il 05.04.99 alla Valascia col match point a proprio favore. A decidere la contesa quel lunedì di Pasquetta furono il vantaggio sottocenerino di Geoffrey Vauclair e il raddoppio di Orlando – in realtà una sfortunata autorete di Mattia Baldi – mentre Fritsche riuscì a siglare solo la rete della speranza leventinese. Speranza spazzata via da Régis Fuchs a porta vuota a 18” dalla terza sirena.
Sotto le volte della Valascia quel pomeriggio si mischiarono lacrime di gioia e di tristezza e disperazione, ma alla fine quella finale di concluse con una festa, sia per i vincitori che per i vinti. Ovunque si andasse in quei giorni si respirava hockey e quel 05.04.99 mise fine ai 10 giorni più incredibili della storia dell’hockey ticinese.