In sostanza, la RSI è accusata di aver messo in onda un documentario sensazionalista e senza base scientifica. "I Campi Flegrei sono la più grande caldera urbanizzata attiva nel cuore del continente europeo. A partire dal 2005 è interessata dal fenomeno bradisismico che causa il sollevamento del suolo, terremoti ed emissioni fumaroliche. La caldera è monitorata da un sistema di monitoraggio multiparametrico continuo. Tutti i dati forniti da tale sistema, al momento, non mostrano evidenze dell’imminenza di una eruzione vulcanica, tantomeno di grandi proporzioni", scrive l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, in un comunicato firmato dal presidente Carlo Doglioni, della direttrice Dipartimento Vulcani Ingv Francesca Bianco, del direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Mauro A. Di Vito.
"Sviluppare un racconto che mette insieme quanto avvenuto nelle due più devastanti eruzioni che hanno sconvolto i Campi Flegrei (Ignimbrite Campana, avvenuta circa 40'000 anni fa, e Tufo giallo Napoletano, avvenuto circa 15'000 anni fa) con quanto sta avvenendo in questa fase bradisismica è solo un esercizio di sfoggio di grandi effetti speciali per chi realizza documentari, e una cancellazione di anni e anni di condivisione di dati e informazioni da parte di chi ne scrive enfatizzando l’allarmismo. Tutto ciò non ha alcun senso scientifico e, soprattutto, è un'informazione dannosa che sfrutta il sensazionalismo e raccoglie l’attenzione dello spettatore-lettore terrorizzandolo".
Critiche simili arrivano dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi secondo cui il prodotto RSI sarebbe "un documentario di fantascienza, un brutto film: si descrive uno scenario di 40mila anni fa, con probabilità che si possa ripetere vicina allo 0, sono solo sensazioni senza base scientifica che però fanno danni su popolazioni dell’area flegrea e sulla percezione di sicurezza nei nostri territori", dice il primo cittadino a margine del Festival Euromediterraneo dell'Economia in corso a Napoli.
Da notare infine, che, nel frattempo il documentario in questione è stato rimosso da Internet e non è più disponibile.