Sport, 31 maggio 2024

“Il Mondiale di Zurigo entrerà nella storia”

Nostra intervista con Andreas Herren, responsabile della comunicazione

LUGANO - Il prossimo mese di settembre (dal 21 al 29) Zurigo ospiterà i Mondiali di ciclismo. Si tratta di una edizione storica, perché per la prima volta gareggeranno anche atleti disabili. Per la città che sorge sulla Limmat è anche una grande occasione per rilanciare uno sport che, dopo i fasti della Züri-Metzgete (la classica UCI), sembrava finito nel dimenticatoio. Di tutto ciò abbiamo parlato con il responsabile della comunicazione del Mondiale il collega Andreas Herren. 


Andreas: a settembre si svolgeranno i Mondiali su strada a Zurigo. L’ultima volta in Svizzera fu nel 2009 a Mendrisio. Come si preparano la città e gli zurighesi a questo evento?
Ci sono grandi differenze rispetto a Mendrisio 2009. Stiamo organizzando due campionati del mondo in uno, perché per la prima volta nella storia di questo sport le gare di paraciclismo si svolgono nell’ ambito degli stessi Campionati del Mondo su strada. Inoltre, con il City Circuit siamo nel centro di Zurigo, quindi abbiamo una posizione di partenza diversa da quella di Mendrisio. Per preparare questi eventi, il Cantone e la città di Zurigo e Swiss Cycling hanno fondato un’ associazione nel 2019. Questa ha creato nel 2022 un Comitato organizzatore locale (COL) per effettuare questa rassegna. .


La novità, appunto, è costituita dalla partecipazione dei paraciclisti.
Come detto Zurigo 2024 entrerà nella storia dello sport. Ci saranno 53 gare, di cui 11 per atleti normodotati e 42 gare di paraciclismo nelle classi tandem, triciclo, handbike e due ruote, cioè biciclette da corsa con equipaggiamento speciale per piloti che hanno deformità o indossano protesi, per esempio. Tutti i corridori taglieranno lo stesso traguardo a Sechseläutenplatz, secondo il nostro claim “Together We Ride”.


Per Zurigo si tratta della quarta volta dopo il 1923, il 1929 e il 1946: dopo quasi 80 anni sulle rive della Limmat torna il grande ciclismo. Un evento importante anche per una questione economica e di immagine.
Certo. Pensiamo che le trasmissioni televisive saranno seguite da oltre 300 milioni di telespettatori in tutto il mondo. Le immagini televisive a terra e dall’ alto e la denominazione delle comunità in cui si svolgono le gare rafforzeranno l'immagine di Zurigo e di tutta la regione. Prevediamo anche un maggiore valore aggiunto economico, ad esempio per il turismo, che avrà un impatto positivo a lungo termine. Analizzeremo questo aspetto in uno studio dopo i Campionati del Mondo.


Zurigo torna protagonista: dopo aver organizzato per anni una prova UCI (Züri-Metzgete), ora il Mondiale. In futuro potrebbe esserci una nuova classica?
Non è prevista la creazione di una nuova classica, ma forse daremo il via a nuovi progetti nel panorama ciclistico. La città e il Cantone di Zurigo e Swiss Cycling si impegnano a realizzare un evento ciclistico globale sostenibile che avrà un ampio impatto sulla salute pubblica, sulla promozione dello sport e sulla destinazione di Zurigo al di là dei giorni di gara. Il nostro obiettivo è lasciare un’ eredità per il ciclismo e la bicicletta in generale. Abbiamo creato un'ampia gamma di misure di accompagnamento, come la promozione dei giovani ciclisti o le “Zürich Rides' sviluppate insieme a Zurigo Turismo. I percorsi curati in aree come la città, la famiglia, la corsa, lo sterrato e il paraciclismo si rivolgono ad un’ampia gamma di utenti. I percorsi collegano la regione di Zurigo e invitano a vivere esperienze di un giorno o di più giorni durante tutto l’ anno.


Come vi siete organizzati dal punto di vista logistico? E l’accesso al circuito?
Ci assicuriamo che le gare arrivino alle persone. Tutti devono poter vivere i campionati del mondo al meglio. L’accesso ai vari circuiti di gara è facile e gratuito. Le gare possono essere seguite direttamente da numerose località.


Anche per le persone disabili che vogliono assistere alle gare sono stati disposte delle agevolazioni.
Le persone con disabilità (e i loro accompagnatori) devono poter vivere i Campionati del Mondo nel modo più semplice e senza barriere. Zurigo 2024 sarà senza barriere (“barrierfree”) ed avrà le cosiddette “aree ospitate”. Grazie a un semplice sistema modulare con blocchi di posti a sedere, i posti per le persone con disabilità saranno disposti in base alle loro esigenze. Tali settori sono previsti anche nell’ area ristorazione, davanti al palco dove vengono consegnate le medaglie e nelle zone riservate ai tifosi.


Sono previste serate di intrattenimento durante l’evento?
Sì, avremo diverse fan zone con schermi di grandi dimensioni lungo il circuito cittadino, che verrà percorso più volte. Queste zone offriranno un interessante programma di intrattenimento per gli appassionati di ciclismo e per tutti gli altri spettatori. La zona principale per i tifosi si trova nell’ area di arrivo a Sechseläutenplatz. Lì ci sarà azione ognigiorno. Oltre agli arrivi, gli appassionati potranno contare su un programma vario, che sarà presentato a metà giugno. I 66 campioni del mondo delle gare non paralimpiche e paralimpiche saranno premiati sul grande palco con medaglie d’ oro e maglie arcobaleno. Un concerto speciale darà il via all’ evento il 21 settembre, con la presenza di interpreti del linguaggio dei segni.


Veniamo al percorso. Chi lo ha disegnato?
Innanzitutto gli esperti di ciclismo che disegnano anche i percorsi del Tour de Suisse, come Olivier Senn, David Loosli e Matthias Frank. Inoltre, esperti dell’ UCI e altri specialisti. Il nostro Senior Manager Para- Cycling Tobias Fankhauser ha contribuito a pianificare i percorsi per i paraciclisti, alcuni dei quali passano sugli stessi tratti degli altri atleti. Tobias è un ex top handcyclist e medagliato ai Giochi Olimpici (argento a Londra 2012 e bronzo a Rio 2016).


Lo ritenete un percorso difficile? Per quale corridore sarebbe più adatto?
Zurigo 2024 non dovrà sottrarsi al confronto con le grandi classiche del ciclismo. I profili dei percorsi conferiranno alle gare un carattere distintivo e daranno a corridori e scalatori l’opportunità di dimostrare le proprie capacità, la resistenza e l’abilità tattica. I migliori corridori svizzeri Stefan Küng e Stefan Bissegger hanno dato le loro prime valutazioni a Glasgow nell'agosto 2023, quando sono stati presentati i profili altimetrici dei percorsi. “Con le due salite del circuito, ci sarà movimento nelle gare. Saranno aperte ed emozionanti”, ha detto Küng.


Gli ultimi Mondiali in Svizzera si sono disputati in Ticino: Lugano 1995 e Mendrisio 2009. Entrambe hanno ottenuto grande successo. Per voi un grande stimolo.
Certo, il vostro Cantone ha organizzato dei grandissimi campionati mondiali. Ma anche noi zurighesi siamo appassionati di ciclismo e paraciclismo e facciamo di tutto per garantire il successo. Sono sicuro che ce la faremo.

MAURO ANTONINI

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