LUGANO - Schlegel, Schlegel e ancora Schlegel. Sembra esserci solo lui in pista a difendere i colori e la dignità bianconera. Infatti ieri è andata in scena la settima sconfitta (la quarta di fila) su nove incontri disputati. Il Lugano ha lottato, ma manca ancora la testa per vincere questi incontri decisivi. Dopo appena due minuti dal fischio d’inizio, il Losanna colpisce subito con Kuokkanen, abile a cogliere un assist di Pajuniemi e a infilare il disco in rete per l’1-0. Una doccia fredda per i tifosi, ma il Lugano ha il merito di non abbattersi e reagisce prontamente: solo un minuto dopo è Joly, a trovare il pareggio, riaccendendo subito le speranze dei suoi. Al 5’ il Lugano ha la possibilità di portarsi in vantaggio grazie a un powerplay. Tuttavia, l’attacco è impreciso, e l’opportunità sfuma senza creare problemi alla retroguardia del Losanna. Il 2-1 arriva finalmente al 12’, ancora in superiorità numerica: è Alatalo a servire Carr nello slot, dove il giocatore bianconero devia il disco in rete sorprendendo Keller e portando il Lugano avanti.
Poco dopo, i vodesi provano a ripristinare l’equilibrio: Suomela ha un’ottima occasione da pochi passi, ma Schlegel riesce a deviare il tiro. Al 14’ una nuova occasione per il Losanna: Hausheer ferma Jäger lanciato verso la porta, e gli arbitri assegnano un rigore. Il Lugano tira un sospiro di sollievo quando Jäger, ipnotizzato da Schlegel, si lascia sfuggire l’opportunità di pareggiare. Nel secondo tempo, i bianconeri sembrano soffrire il pressing del Losanna, che al 4’ riesce a concretizzare una lunga azione nel terzo bianconero, trovando il pareggio con Pajuniemi da distanza ravvicinata. La rete mette in difficoltà il Lugano, che fatica a ritrovare la giusta concentrazione e permette agli ospiti di dominare la fase centrale del periodo.
L’ultimo periodo si apre con una nuova energia per il Lugano. Nei primi minuti, i bianconeri appaiono più decisi e cercano il gol del vantaggio con un powerplay che si rivela subito frizzante. Tuttavia, la difesa del Losanna si chiude ordinatamente, impedendo ai ticinesi di trovare spazi utili. La situazione rimane bloccata sul pareggio fino al 16’, quando gli ospiti riescono a sfruttare un’altra superiorità numerica: Schlegel non trattiene un disco nello slot e Bozon è lesto a capitalizzare l’errore, siglando il 3-2 per gli ospiti. A poco meno di due minuti dal termine, l’allenatore del Lugano, Gianinazzi, tenta il tutto per tutto e richiama il portiere, puntando sull’uomo in più per cercare il pareggio disperato. Ma gli sforzi dei bianconeri non bastano, e la terza sirena sancisce la sconfitta.