In Svizzera il traffico organizzato di migranti è in pieno boom l'Ufficio federale di polizia (Fedpol) lancia ormai l'allarme. Pubblicato mercoledì, il suo rapporto 2024 rivela il ruolo chiave del nostro Paese come punto di passaggio per i trafficanti di esseri umani in Europa. "Grazie alla sua posizione geografica centrale e alle importanti vie di transito che attraversano il suo territorio, il Paese è sia una destinazione preferita che una zona di transito per i migranti irregolari", osserva la Fedpol.
Il traffico organizzato di migranti è considerato una delle attività criminali in più rapida crescita in Europa. Secondo l'Interpol, il suo fatturato annuo in tutto il mondo è stimato a diversi miliardi di euro. L'autostrada A2, che attraversa la Svizzera da sud a nord, è la via maestra dei trafficanti illegali. "Utilizzano tecniche sofisticate come la falsificazione di documenti e l'utilizzo di veicoli appositamente attrezzati", continua Fedpol.
Un caso risalente al 2022, descritto in questo rapporto, illustra bene la situazione. Durante un controllo nel canton Nidvaldo, la polizia ha trovato stipati in un furgone 23 migranti provenienti da Afghanistan, India, Siria e Bangladesh. Hanno dovuto trascorrere diverse ore nelle condizioni più estreme. Fortunatamente, questo incidente non ha avuto esiti fatale.
In quanto membro dello spazio Schengen, la Svizzera deve lottare contro questa criminalità transnazionale. Soprattutto perché tutte le previsioni sembrano indicare che il problema non potrà che peggiorare negli anni a venire. Ma mancano i mezzi: i controlli alle frontiere e la profilazione dei documenti falsificati non sono sufficienti per individuare ed eliminare questo vasto traffico. Secondo Fedpol, e la sua sorella maggiore Europol, la chiave sta nella cooperazione internazionale. Chiedono di “promuovere lo scambio di informazioni e la cooperazione di polizia”.