“Già in gennaio l’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) ha denunciato una situazione a rischio di collasso in molti Comuni a causa dell’assegnazione improvvida ed eccessiva di richiedenti l’asilo da parte dei rispettivi Cantoni, messi a loro volta sotto pressione dalla distribuzione dei migranti decisa a livello federale”, si legge nell'interpellanza di Quadri.
“Un caso di questo tipo si è verificato in questi giorni nel piccolo comune ticinese di Val Mara, dove un albergo verrà trasformato 'temporaneamente' (?) in alloggio per almeno 40 richiedenti l’asilo. A quanto pare il Cantone ha coinvolto l’autorità comunale solo a decisione già presa” continua l'esponente della Lega.
Critiche, oltre che sulla procedura, anche sulla località scelta, ritenuta non idonea in quanto “la struttura si trova in zona residenziale e poco servita dai mezzi pubblici, i problemi che essa causerà alla popolazione e alle attività economiche presenti in loco sono fin troppi facili da prevedere”.
In seguito Quadri sottopone una serie di domande al Consiglio federale, elencate qui sotto:
- Fino a quando il CF intende mettere in difficoltà gli enti locali e la popolazione residente con una politica d’asilo eccessivamente permissiva?
- Non ritiene il CF che il Ticino, in materia di asilo, sia già sufficientemente penalizzato dalla propria posizione geografica a ridosso dell’Italia, e dunque il numero di richiedenti l’asilo assegnato al Cantone debba essere ridotto?
- Il CF considera adeguatamente le conseguenze negative per la popolazione ed i servizi pubblici locali dell’arrivo di numeri importanti di asilanti in realtà piccole e discoste?
- Non ritiene il CF troppo comodo asserire che la responsabilità della sicurezza ricade sulla polizia cantonale e comunale, scaricandosi di fatto delle proprie responsabilità?