KRUPP DIXIT: il coach tedesco, nel dopo partita di venerdì scorso ha distribuito ottimismo e positività pur riconoscendo che ci sono ancora diversi punti da migliorare. Al collega Andrea Branca del sito HeshootsHescoores.ch ha dichiarato che “ Adesso ci sentiamo in questa serie, gara 4 è stata la migliore della mia squadra. Abbiamo gestito meglio le emozioni. Credo che all’origine di questo successo ci sia anche il fatto di essere riusciti ad ottenere il primo successo casalingo nel concitato finale”. Sugli arbitri, che non sono stati all’altezza del loro compito, Uwe Krupp non ha dubbi. “ Non sono più sicuro di quali siano le regole nell’hockey svizzero”. Giusto.
PENALITÀ: il tecnico dei bianconeri, pur esprimendo una certa contrarietà sull’operato degli arbitri, ha comunque messo l’accento sul fatto che il Lugano prende ancoratroppe penalità. Tre delle quali sono state pagate a duro prezzo, grazie all’eccellente power play dei giurassiani, che sono riusciti a segnare con l’uomo in più mantenendosi perfettamente in partita.Penalità stupide ed evitabili, commesse da giocatoriesperti (vero Alatalo?) che in queste occasioni
non hanno saputo gestire le emozioni.
ADAM HUSKA: vituperato, dileggiato, persino deriso come se fosse un qualsiasi portiere d’albergo, il cerbero ceko sta tenendo in piedi la baracca con grandi interventi. Anche in gara 4, e soprattutto nel terzo periodo, ha risposto alla grande alle sollecitazioni degli avversari. Uno dei pochi acquisti azzeccati dall’ex DS Hnat Domenichelli. In generale, i bianconeri hanno lottato come leoni dal primo all’ultimo minuto, anche se certe carenze sembrano croniche. Ci riferiamo agli errori individuali commessi da elementi che dovrebbero trascinare la squadra (il solito Alatalo, e Mirco Müller).
IL CAPITANO: Colin Thürkauf era stato uno dei trascinatori del Lugano la scorsa stagione, per lui la migliore da quando gioca nella massima serie. Al fianco di Carr e Joly aveva fatto faville; la linea dei sogni, che aveva messo in ginocchio tutte le difese rivali. Quest’anno, però, il 28enne giocatore nato a Zugo, ha smarrito per strada la sua leadership e la sua concretezza. In gara 4 avrebbe potuto chiudere i conti nel clamoroso contropiede in shorthand (e sul 2-3); eppure ha tirato addosso a Conz. Si è riscattato, comunque, nell’overtime, segnando il gol della speranza. Da lui Uwe Krupp si aspetta ben altro rendimento: più costanza, più determinazione e più cattiveria. Sembra quasi, a volte, che non abbia più voglia di giocare a Lugano.
I TIFOSI: impattata la serie (che è lungi dall’essere vinta!) il Lugano adesso ha la possibilità di sfruttare il momentum e mettersi finalmente in salvo. Ma oggi alla Corner Arena (inizio ore 20) avrà bisogno dei tuoi tifosi. Il tempo delle contestazioni e delle polemiche è finito: ora c’è da vincere gara 5! E il sostegno del pubblico potrebbe essere fondamentale.
RED.
ADAM HUSKA: vituperato, dileggiato, persino deriso come se fosse un qualsiasi portiere d’albergo, il cerbero ceko sta tenendo in piedi la baracca con grandi interventi. Anche in gara 4, e soprattutto nel terzo periodo, ha risposto alla grande alle sollecitazioni degli avversari. Uno dei pochi acquisti azzeccati dall’ex DS Hnat Domenichelli. In generale, i bianconeri hanno lottato come leoni dal primo all’ultimo minuto, anche se certe carenze sembrano croniche. Ci riferiamo agli errori individuali commessi da elementi che dovrebbero trascinare la squadra (il solito Alatalo, e Mirco Müller).
IL CAPITANO: Colin Thürkauf era stato uno dei trascinatori del Lugano la scorsa stagione, per lui la migliore da quando gioca nella massima serie. Al fianco di Carr e Joly aveva fatto faville; la linea dei sogni, che aveva messo in ginocchio tutte le difese rivali. Quest’anno, però, il 28enne giocatore nato a Zugo, ha smarrito per strada la sua leadership e la sua concretezza. In gara 4 avrebbe potuto chiudere i conti nel clamoroso contropiede in shorthand (e sul 2-3); eppure ha tirato addosso a Conz. Si è riscattato, comunque, nell’overtime, segnando il gol della speranza. Da lui Uwe Krupp si aspetta ben altro rendimento: più costanza, più determinazione e più cattiveria. Sembra quasi, a volte, che non abbia più voglia di giocare a Lugano.
I TIFOSI: impattata la serie (che è lungi dall’essere vinta!) il Lugano adesso ha la possibilità di sfruttare il momentum e mettersi finalmente in salvo. Ma oggi alla Corner Arena (inizio ore 20) avrà bisogno dei tuoi tifosi. Il tempo delle contestazioni e delle polemiche è finito: ora c’è da vincere gara 5! E il sostegno del pubblico potrebbe essere fondamentale.
RED.