Svizzera, 27 aprile 2025

L’accordo di sottomissione all’UE sdoganato a puntate

La recente sottoscrizione dell’accordo EUPA da parte della Svizzera, che riapre l’accesso ai programmi europei di ricerca come Horizon Europe ed Erasmus+, non è un semplice atto tecnico, come vorrebbero farci credere. È, invece, il primo passo di una strategia ben precisa: imporre al nostro Paese l’accordo quadro istituzionale “2.0", un trattato che rottama la nostra indipendenza e la nostra sovranità, sottomettendoci al diritto e ai giudici dell'Unione Europea.

Questo accordo, presentato sotto la dicitura ingannevole di "Bilaterali III", comporta sacrifici solo per la Svizzera. A dispetto della propaganda ufficiale, la nostra partecipazione ai programmi EUPA avviene a caro prezzo: oltre 650 milioni di franchi all’anno, a cui si aggiungeranno i 350 milioni annui richiesti da Bruxelles per l’accesso al mercato comunitario. In totale, parliamo di un miliardo di franchi versati ogni anno all’UE, senza contare lo (scontato) obbligo futuro di ulteriori contributi.



La logica dietro questa manovra è chiara: scorporare e anticipare parti del trattato di sottomissione per abituare l’opinione pubblica alla sua applicazione e mettere i cittadini di fronte al ricatto del “non possiamo tornare indietro” in vista della votazione popolare sul tema. Una tattica inaccettabile, che viola il principio fondamentale della nostra democrazia diretta: il popolo deve avere l'ultima parola, senza pressioni indebite.

È grave che le Università svizzere, che dovrebbero essere baluardo di pensiero critico, si prestino a questo gioco, anteponendo riflessioni ideologiche ed economiche (pro saccoccia) ai diritti popolari e all'autonomia nazionale.

La Svizzera deve respingere con fermezza l’accordo istituzionale con l’UE. Non solo: è tempo di cancellare la nostra adesione ad organismi internazionali che violano la nostra sovranità. Occorre uscire dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU), dalla Corte penale internazionale (CPI) e dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Siamo di fronte a una scelta storica: continuare a cedere pezzo dopo pezzo la nostra indipendenza oppure riaffermare con coraggio la nostra libertà.

Lorenzo Quadri
Consigliere nazionale
Lega dei Ticinesi

Guarda anche 

Tassa di transito: Bruxelles s’inalbera

La tassa di transito per gli automobilisti stranieri che attraversano la Svizzera da confine a confine senza fermarsi, approvata in settembre all’unanimità d...
26.10.2025
Svizzera

L'UE nega alla Svizzera l'accesso al programma di riarmo SAFE (ma lo concede a Canada e Giappone)

Il partenariato per la sicurezza e la difesa con l'Unione Europea (UE), auspicato dal Consiglio federale è a un punto morto. Questo perchè gli Stati mem...
25.10.2025
Svizzera

"L'accordo con l'Unione europea è una scelta di sottomissione - serve il voto di popolo e cantoni"

Il partito liberale ha deciso di sostenere i nuovi accordi con l’Unione Europea, una scelta che solleva forti preoccupazioni per il futuro della nostra sovranit&agr...
21.10.2025
Opinioni

La diplomazia svizzera sta lavorando dietro le quinte per far entrare la Bosnia nell'UE

La bandiera dell'Unione Europea (UE) campeggia in cima al manifesto. Più in basso, più piccola, ma ben visibile si può vedere la bandiera svizzer...
21.10.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto