Ticino, 14 luglio 2025

Professore della SUPSI nel CdA del Casinò di Campione? Balli: “Un paradosso”

La SUPSI studia la ludopatia, ma un suo docente siede nel consiglio di amministrazione di una casa da gioco

SUPSI - Gioco patologico e istituzioni accademiche: due mondi che dovrebbero restare ben separati. E invece, come sottolinea un’interrogazione depositata in Gran Consiglio da Omar Balli (primo firmatario) e da altri cinque deputati della Lega dei Ticinesi, qualcosa non torna. Secondo i firmatari, infatti, un professore o una professoressa della SUPSI – forse attivo/a nel Dipartimento che studia proprio le conseguenze sociali della ludopatia – siede nel Consiglio di Amministrazione del Casinò di Campione d’Italia.
 


 

Un paradosso, scrivono i deputati, considerando che la SUPSI – in collaborazione con il DECS – si occupa del fenomeno del gioco d’azzardo problematico, grazie a studi condotti dal Dipartimento di Scienze Aziendali e Sociali e al lavoro con il Fondo gioco patologico del Cantone Ticino. Una missione di tutela e prevenzione, che però sembra cozzare con il ruolo del proprio docente ai vertici di una casa da gioco.
 

Il Casinò di Campione, a differenza di quelli ticinesi, non è sottoposto alla giurisdizione della Commissione federale delle case da gioco e non applica le stesse restrizioni – ad esempio in materia di autoesclusione – generando ricadute sociali e sanitarie sul territorio cantonale. Gli esempi concreti non mancano: ex direttori di banca ludopatici e cittadini autoesclusi che trovano facile accesso ai tavoli da gioco di Campione.

 

Oma Balli chiede ora al Consiglio di Stato e al DECS se fossero al corrente di questa situazione, se SUPSI abbia autorizzato formalmente il docente in questione, e se sia stata fatta una valutazione sull’opportunità di tale incarico. La questione – prosegue l’interrogazione – rischia di danneggiare l’immagine stessa della SUPSI, del DECS e dell’intero Cantone: “Seguite i miei consigli, non il mio esempio”, scrivono con amara ironia i deputati.
 

L’invito finale è chiaro: se non vi è stata autorizzazione, la SUPSI intende intervenire? E il Governo, intende sollecitare un chiarimento formale? I firmatari – oltre a Balli, anche Boris Bignasca, Stefano Quadri, Maruska Ortelli, Mauro Minotti e Sem Genini – attendono risposte.
 

Fonte: Interrogazione parlamentare Lega dei Ticinesi - Omar Balli con Boris Bignasca, Stefano Quadri, Maruska Ortelli, Mauro Minotti e Sem Genini

 


Guarda anche 

USI, nuovo rettore e nuove polemiche

LUGANO - Le dimissioni improvvise della rettrice Lambertini riaprono il dibattito sul futuro dell’Università della Svizzera italiana. A innescarlo è...
07.12.2025
Ticino

Caos asilanti a Locarno, Croce Rossa “con le mani legate”? Balli chiede chiarezza al Consiglio di Stato

LOCARNO - Il caso della pensione in centro a Locarno torna al centro del dibattito. Su La Regione la direttrice della Croce Rossa ha riconosciuto che «&Egra...
02.12.2025
Ticino

Patrizio Farei (LEGA): "Salari bassi, premi alti: il Ticino paga due volte"

TICINO - In Svizzera, il salario mediano supera i 7’000 franchi. In Ticino, invece, si ferma poco sopra i 5’700. Non si tratta solo di una differenza numer...
03.12.2025
Ticino

Due NO che rafforzano la Svizzera

La Lega dei Ticinesi prende atto con soddisfazione dei due NO espressi dal Popolo ticinese e dal Popolo Svizzero. La Lega è soddisfatta della chiara bocciatura ...
30.11.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto