TICINO/MILANO - Scatteranno il 12 agosto le udienze davanti al Tribunale nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta speculazione edilizia a Milano. Tra i nomi al centro del caso anche il professore della SUPSi indagato, ex componente della Commissione paesaggio del Comune di Milano.
Secondo quanto riporta l'Ansa, durante l’interrogatorio il professore SUPSi indagato ha difeso il proprio operato: “Sì, sono assolutamente imparziale, perché il mio codice etico mi fa dire di non mescolare le funzioni”. Il giudice per le indagini preliminari gli aveva chiesto se si ritenesse imparziale nell’approvare un progetto, nonostante nei quattro mesi precedenti avesse percepito 397mila euro e quasi 800mila euro in sei mesi dalla stessa società.
Il docente ha negato qualsiasi conflitto di interessi: “Non avevo interesse alcuno perché il mio rapporto con... (omissis) ...è nato da un progetto che è andato molto bene e i miei rapporti professionali sono sempre basati sulla qualità del mio lavoro”. E ha aggiunto: “Se mescolassi veramente le cose, sarei chiamato per delle assurdità, sarei chiamato per fare qualsiasi cosa – ma invece faccio sempre progetti che ritengo esemplari”.