Mondo, 23 giugno 2018

Domani mini-vertice UE sulla migrazione, Kurz: "Dobbiamo impedire che i barconi partano"

Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha appena convocato uno straordinario "pre-vertice" domenica a Bruxelles su asilo e migrazione con "un gruppo di paesi interessati". Secondo le nostre informazioni, questi saranno i leader di Germania, Francia, Italia, Spagna, Grecia e Malta, così come i due paesi che assicurano la presidenza semestrale in uscita (Bulgaria) e in entrata (Austria) dell'UE.
 
Questo summit convocato è teso a salvare il vertice ordinario dei 28 che si terrà giovedì e venerdì della prossima settimana, dove si prevede che i capi di stato e di governo trovino una soluzione, o almeno un primo accordo per risolvere la crisi politica europea in materia di migrazione e asilo.

Un vertice, quello di settimana prossima, che si è presentato sotto i peggiori auspici, data l'incapacità dei paesi UE di accordarsi con a causa dei propri interessi divergenti: gli stati più esposti come l'Italia, che si considerano sopraffatti, e i paesi più contrari alla condivisione dei richiedenti l'asilo, come l'Ungheria o la Polonia. A ciò si aggiunge l'avvento al potere di partiti della destra nazionalista (in Italia e Austria), e lo strappo nella coalizione tedesca al potere in cui la CSU bavarese vuole soluzioni più radicali. Con il rischio di far cadere il cancelliere Angela Merkel, e tutti gli ingredienti sono stati raccolti per un gigantesco fallimento del Consiglio europeo la prossima settimana.

Le proposte in discussione,
dopo che l'Italia aveva minacciato di boicottare il vertice se non fosse stata ritirata una bozza preliminare che in sostanza, secondo varie fonti, chiedeva semplicemente l'applicazione attuale del sistema di Dublino, probabilmente verteranno su una maggiore ridistribuzione dei richiedenti l'asilo tra i vari stati UE mentre l'Austria ha da parte sua preparato negli scorsi giorni una proposta dove i richiedenti l'asilo verrebbero trasperiti in centri di accoglienza fuori dall'UE (si parla di Albania o Nordafrica) dove le domande di asilo dei richiedenti verrebbero valutate, per poi eventualmente farli entrare in UE o rimandarli al paese di origine. Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz sembra essersi impegnato per far diventare realtà la proposta austriaca incontrando negli scorsi giorni diversi capi di stato europei e incassando pure un primo sì dalla Danimarca. Kurz in una intervista al giornale tedesco Bild a margine proprio dell'incontro con il suo omologo danese ha affermato che l'obiettivo del vertice UE dev'essere "impedire di fare partire i barconi" di richiedenti l'asilo.
 
La confusione e la varietà di proposte e interessi divergenti hanno quindi portato alla convocazione di questo mini-summit, sorprendentemente organizzato e annunciato dal presidente della Commissione Juncker, e non dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, il cui ruolo principale è proprio quello di coordinare il lavoro e organizzare le riunioni dei capi stato o governo.

(Fonti: lesoir.fr, bild.de)

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