Sport, 05 marzo 2019
Ambrì e Lugano col sorriso… fino a un certo punto
Bienne e Zugo: ecco le avversarie delle due ticinesi nei quarti di finale dei playoff. I leventinesi con i Seeladers hanno sempre perso in regular season, i bianconeri sono in parità con i Tori, ma…
LUGANO/AMBRÌ – Questo è sicuramente il tempo di riordinare le idee, di raccogliere le energie, perché da sabato si inizia a fare maledettamente sul serio e ogni piccolo errore verrà pagato a caro, carissimo prezzo. Sabato, infatti, inizieranno i playoff dove, dopo 5 anni di attesa, ci saranno sia il Lugano che, finalmente, l’Ambrì. Le vittorie ottenute dalle due compagini ticinesi ieri sera hanno definito il tabellone della post season che conta, dove clamorosamente mancheranno i Lions campioni in carica. Ora possiamo dirlo: l’arrivo di Arno Del Curto è stato un totale fiasco.
Bienne-Ambrì e Zugo-Lugano: ecco il verdetto definitivo. Se per i bianconeri i Tori erano forse l’avversario più facile da pronosticare alla vigilia dell’ultima partita della regular season, i leventinesi hanno evitato di scivolare indietro in graduatoria battendo con difficoltà i Lakers, ma non sono riusciti a incrociare il Losanna – sempre battuto in stagione – trovando il Bienne dell’ex Fuchs, vera e autentica bestia nera.
1-5, 6-0, 3-0, 1-3: ecco i risultati con cui i Seeladers si sono imposti in stagione. Kubalik e compagni alla Tissot Arena non sono mai riusciti a far centro e, ricordando la clamorosa rimonta subita lo scorso anno in semifinale dal Lugano, possiamo star sicuri che Rajala e compagni venderanno la
pelle fino all’ultima goccia di sudore. Ci vorrà un Ambrì coriaceo, combattivo e supponente al punto giusto per centrare l’impresa e superare quel turno che rappresenterebbe un vero exploit stagionale.
Il Lugano dal canto suo, ricorda bene cosa significhi giocare i quarti con lo Zugo: capitò nel 1999, quando in finale batté l’Ambrì, nel 2002 (vittoria per 4-2), capitò nuovamente nel 2013 quando si arrese in 7 partite, per poi affrontare nuovamente i Tori nel 2016 battendoli con un rotondo e perentorio 4-0. In stagione entrambe le compagini si sono imposte in 3 occasioni, anche se – è giusto sottolinearlo – Chiesa e compagni hanno trovato i loro tre successi tra gennaio e marzo, quando i ragazzi di Dan Tagnes erano già al riparo da ogni brutta sorpresa. Inoltre c’è da ricordare il successo degli svizzero centrali nella sfida di Coppa Svizzera.
Aggiungere parole sul Lugano risulta anche inutile e stucchevole: tutti dalle parti della Cornèr Arena sanno che la squadra poteva e doveva dare molto di più, che vista la classifica corta e gli ultimi punti gettati alle ortiche il rammarico di non aver concluso la stagione in posizione migliore sia enorme, ma ormai è inutile piangere sul latte versato. Anche perché questa squadra è in grado di tutto… sia in positivo che in negativo.