WINTERTHUR – Per il calcio spettacolo, prego ripassare (non che l’anno scorso il Lugano fosse spumeggiante, in effetti), ma viste le prime due sconfitte in campionato maturate nelle prime due uscite stagionali, a Winterthur, contro la neo promossa, per la truppa di Croci-Torti contava solo il risultato. Per l’estetica ci sarà tempo – anche grazie mercato che deve dare assolutamente una mano al tecnico bianconero e con l’infermeria che deve svuotarsi – ed ecco perché il 4-1 ottenuto allo Schützenwiese è preziosissimo.
Nonostante un avvio shock, con tanto di rete di Buess, i ticinesi non si sono fatti prendere dal panico – cosa non da poco – ma si sono fatti accompagnare per mano dal ticinese bianconero per eccellenza, quel Mattia Bottani che con due assist in fotocopia (per Celar e per Haile-Selassie) e con un gol – bello ma con la partecipazione del portiere zurighese – ha ribaltato la contesa e ha ridato aria, fiducia e consapevolezza a tutta la sua squadra.
Certo, nel secondo tempo il Winterthur si è prodigato molto dalle parti di Saipi che, però, a conti fatti non ha dovuto fare gli straordinari se non in un paio di situazioni. È stato così ancora una volta Bottani a prendersi la scena, con un altro assist al bacio per Mahmoud fermato però dal palo… legno che invece non si è intromesso sul rigore tirato e siglato da Celar per il definitivo 4-1.
3 punti importanti quelli ottenuti ieri, dicevamo, non tanto per la classifica quanto per il morale in vista delle prossime partite di campionato e per avvicinarsi al meglio alla sfida europea di giovedì contro l’Hapoel Beer Sheva.