A partire dalla sfida odierna di Lucerna, in cui c’è in ballo il secondo posto.
“È un bel match, fra le due squadre più in forma del campionato (nelle ultime 5 partite i lucernesi hanno totalizzato 12 punti contro gli 11 dei bianconeri, ndr). Vogliamo vincere, il nostro obiettivo è quello di stare fra le prime tre. Traguardo decisamente alla portata”, avvisa il talentuoso centrocampista bianconero, che abbiamo incontrato ieri prima dell’allenamento: per parlare del suo momento (critiche ricevute comprese) e del suo futuro.
Mattia: hanno scritto che questo “non é più il Lugano di Bottani”, in riferimento al fatto che nelle ultime partite lei non ha più trovato spazio in squadra.
Il Lugano non è mai stato di Mattia Bottani, anche se credo di essere ancora un giocatore importante per la squadra, come lo ero nel passato. Sempre al servizio della squadra. In questo momento ci sono dei giocatori che in attacco stanno facendo benissimo ed io sono contento! Alcuni di loro hanno alle spalle un percorso di crescita non semplice, durante il quale hanno incontrato difficoltà, come può capitare a tutti. Sono gli stessi giocatori che venivano criticati da chi oggi ne esalta le doti.
Come si diceva prima, questa non è comunque la sua miglior stagione.
Non lo nego. E non ne sono felice. Ho avuto anche infortuni e il Covid che mi hanno debilitato, però non cerco alibi. So che non ho reso come avrei dovuto. Mi alleno comunque sempre al massimo ed ho il sostegno dello staff. Croci Torti mi ha anche cambiato il ruolo e ciò mi ha dato nuovi stimoli. Nelle ultime partite ho giocato qualche metro più indietro e debbo dire che mi sono trovato bene. Vediamo. Ci sono ancora parecchi appuntamenti importantissimi ed io mi farò trovare pronto.
La mancata convocazione per i Mondiali ha forse inciso negativamente sul suo rendimento?
Non saprei rispondere. Di certo, non ho mai negato che un eventuale chiamata di Yakin sarebbe stata un sorpresa. Ho sognato di andare in Qatar ma non mi sono mai fatto soverchie illusioni. L’esperienza in rossocrociato è stata comunque bellissima: per un calciatore svizzero è un privilegio essere convocato anche se per un’amichevole.
Infine: parliamo del suo futuro.
In questo momento penso solo al campionato e alla Coppa, che spero di rivincere. Ma una cosa è certa: a Lugano e nel Lugano sto bene.
M.A.
La mancata convocazione per i Mondiali ha forse inciso negativamente sul suo rendimento?
Non saprei rispondere. Di certo, non ho mai negato che un eventuale chiamata di Yakin sarebbe stata un sorpresa. Ho sognato di andare in Qatar ma non mi sono mai fatto soverchie illusioni. L’esperienza in rossocrociato è stata comunque bellissima: per un calciatore svizzero è un privilegio essere convocato anche se per un’amichevole.
Infine: parliamo del suo futuro.
In questo momento penso solo al campionato e alla Coppa, che spero di rivincere. Ma una cosa è certa: a Lugano e nel Lugano sto bene.
M.A.