Sport, 01 febbraio 2021
Torni da Basilea con 1 punto… e con tanti rammarichi: Lugano, capito che squadra sei?
Il 2-2 di ieri lascia l’amaro in bocca in casa bianconera e tanti dubbi sull’uso del VAR
BASILEA – Fino all’anno scorso, se il Lugano fosse tornato da Basilea con un pareggio, un po’ tutti avremmo sottolineato l’importanza del punticino conquistato. Compreso lo scorso 27 luglio, quando i bianconeri chiusero sul 4-4 al St. Jakob, incassando la rete decisiva al 93’ ad opera di Cabral. Ma questa volta no. Questa volta sui volti dei giocatori, ma anche nella testa degli addetti ai lavori, c’è il rammarico e la consapevolezza che con un po’ di attenzione in più, il colpaccio sarebbe stata cosa fatta.
Sì perché questo Lugano è cresciuto, è diventato una realtà, un punto fisso di questo campionato – sperando che dalle parti del Municipio ci si dia una mossa per la realizzazione del Polo Sportivo, per non condannare il club a una retrocessione d’ufficio – ma la squadra di Jacobacci deve migliorare dal punto di vista mentale e caratteriale.
La sfida di ieri del St. Jakob ha messo in evidenza le tante qualità del gruppo bianconero capace di portarsi per due volte in vantaggio sul campo dei renani

(si può finalmente brindare alla rete di una punta!), ma una squadra vera non può permettersi si siglare il 2-1 all’87’ e di subire poi il pareggio all’89’! Ecco dove questo complesso può e deve migliorare, perché quei 2 punti persi (perché sono 2 punti persi e non 1 guadagnato!) possono pesare molto anche in ottica classifica e in vista delle qualificazioni alle coppe europee.
Certo, capitolo a parte lo merita la VAR. Non vogliamo insinuare nulla nei confronti degli arbitri, il cui lavoro non è certo facile e semplice, ma se fino a qualche anno fa potevamo accettare delle sviste, anche clamorose, ora le cose cambiano: la VAR c’è e va usata. Ci domandiamo come sia possibile non aver messo sotto la lente delle immagini il clamoroso contatto tra Guerrero e Padula a inizio ripresa. Da che mondo è mondo quello era un fallo grande, evidente e determinante, anche se la palla era ormai passata, ma nel gioco del calcio questo conta poco e non essere andati a controllare le immagini è senza dubbio l’errore più grave.